Cdm ddl Giustizia. Uno dei provvedimenti che divide la maggioranza arriva a Palazzo Chigi per la prima approvazione. Passa ‘salvo intese’.
ROMA – Lo scontro nella maggioranza si sposta sulla giustizia. Il primo round di questo confronto (acceso) si è svolto nel Cdm per il ddl Giustizia. Il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi si è concluso (per il momento) con un nulla di fatto. La maggioranza ha dato il via libera – come precisato dall’ANSA – ad alcune leggi regionali e poi ha sospeso la seduta in attesa di sciogliere i nodi esistenti sulla riforma. I lavori sono ripresi in serata anche se dopo un paio d’ore si sono di nuovo bloccati. Fonti governative parlano di un duro scontro tra Bonafede e Bongiorno con Conte che sta provando a mediare.
Vertice a Palazzo Chigi
Prima della riunione a Palazzo Chigi c’è stato un vertice tra i due vicepremier e il premier Conte. Un summit che si è concluso con un nulla di fatto vista la sospensione del Consiglio dei Ministri.
La riforma della Giustizia
Al centro della discussione il testo di ordinamento del processo civile e penale. Il M5s punta ad approvarlo come è stato presentato mentre da parte della Lega c’è intenzione di cambiarlo. Uno scontro che potrebbe portare, come già successo in molte occasione, ad approvare il ddl con riserva. Un passaggio di consegne al Parlamento con la Commissione che sarà chiamata a bocciare o a promuovere gli emendamenti.
Il ddl Giustizia approvato ‘salvo intese’
L’approvazione del ddl Giustizia slitta a settembre. Con il via libera del Consiglio dei Ministri, il testo dovrà essere discusso dalla Commissione della Camera o del Senato per la prima approvazione e solamente dopo potrà passare alla seconda Aula per entrare in vigore.
E le tempistiche non sembrano esserci. Il Parlamento, infatti, sarà in funzione fino al 10 agosto e poi si prenderà la pausa estiva con le discussioni che riprenderanno a settembre. Per questo non ci attendiamo un’approvazione prima dell’autunno.
Il Cdm fiume, terminato intorno alla mezzanotte, si è concluso con l’approvazione salvo intese del documento e con un clima elettrico tra le due forze di governo che non si sono risparmiati accuse.